Vertenza Arci, interviene Falotico

nino_falotico_congresso_fimSulla vertenza aperta da 7 dei 16 dipendenti Arci impiegati nel progetto Sprar (Sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati) nei comuni della provincia di Potenza interviene il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, che interesserà della questione il presidente della Provincia, Nicola Valluzzi, in quanto ente titolare e co-finanziatore del progetto di accoglienza e integrazione per richiedenti asilo e rifugiati. Della problematica si sta occupando l’ufficio vertenze della Cisl. “Fermo restando il percorso attivato per il recupero delle spettanze arretrate – commenta il segretario della Cisl – abbiamo avviato le interlocuzione del caso per portare la questione sul tavolo della Provincia di Potenza, in quanto ente titolare del progetto”.

“Dalla memoria che ci è stata consegnata dai lavoratori – continua Falotico – appaiono chiare le responsabilità delle inadempienze dell’Arci Basilicata e più che giustificate le rivendicazioni degli operatori che chiedono il giusto riconoscimento del proprio lavoro, fatto con professionalità, umanità e spirito di sacrificio, doti essenziali per operare in un settore come quello dell’accoglienza di persone che fuggono da scenari di guerra e povertà mettendo a repentaglio la propria vita. Proprio la particolarità di questo settore imporrebbe maggiore attenzione alle problematiche degli operatori, a partire dal pagamento delle spettanze dovute, e un atteggiamento improntato al rigore etico e alla solidarietà, virtù che non abbiamo visto esercitate nella maniera opportuna in questa delicata vicenda da parte dell’Arci, tanto da aver portato alcuni dipendenti a dare le dimissioni per giusta causa”.

“Per fare chiarezza – aggiunte il segretario generale della Cisl – occorre ribadire che il mancato preavviso da parte dei lavoratori in questione è assolutamente legittimo perché ricorrono i presupposti di legge legati al mancato pagamento, da mesi, delle spettanze stipendiali. Appare poi alquanto strano e fuorviante ipotizzare da parte del rappresentante Arci la strumentalizzazione di una vicenda generata invece unicamente da cause imputabili a inadempienze dei vertici aziendali nei confronti dei lavoratori. Occorre inoltre mettere in chiaro che in campo non vi sono solo questioni di spettanze economiche dei lavoratori ma anche criticità di gestione dei servizi, ripetutamente sottoposte all’attenzione dei vertici aziendali”.

“È bene ricordare che la riunione del 15 novembre scorso tra i lavoratori e il rappresentante dell’Arci si è conclusa senza alcuna risposta ai numerosi e replicati interrogativi posti dai lavoratori. Inoltre, ci sembra alquanto paradossale che per difendere le proprie inadempienze si faccia ricorso ad attacchi ingiustificati e totalmente contro gli incolpevoli operatori. Si rimarca, pertanto, che le inadempienze denunciate sono chiaramente in capo all’azienda e ai suoi amministratori e giammai imputabili agli operatori. Prendiamo atto che l’azione tempestiva della Cisl e dei lavoratori sembrerebbe aver ottenuto un primo risultato avendo l’amministratore dell’Arci dichiarato sulla stampa di voler ‘azzerare gli arretrati ai dipendenti dimessisi e mettersi al passo con tutti i circa 40 dipendenti’. La Cisl vigilerà affinché ciò avvenga quanto prima- conclude Falotico – pronti alla denuncia nel caso in cui gli impegni si dovessero rivelare solo degli annunci”.

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