Fim, 21 gennaio consiglio generale a Melfi

A quasi due mesi dalla presentazione del nuovo piano industriale lunedì 21 gennaio, alle 10, la Fim Cisl Basilicata riunirà il consiglio generale nella nostra sede storica di San Nicola di Melfi alla presenza del coordinatore nazionale del settore auto, Raffaele Apetino, e del coordinatore nazionale per il Mezzogiorno, Gianfranco Gasbarro. Il parlamentino della Fim farà il punto della situazione sul settore metalmeccanico lucano, con particolare attenzione alle prospettive dello stabilimento Fca di Melfi, in un anno che si annuncia carico di sfide e opportunità.

“Il 2019 ha per noi della Fim – spiega il segretario generale Gerardo Evangelista – un sapore tutto particolare: nell’anno di Matera Capitale Europea della Cultura, noi celebriamo il 25° anniversario della fondazione della nostra storica sede al Villaggio Piaggio di San Nicola di Melfi, nata negli stessi anni in cui metteva radici lo stabilimento Sata. Grazie alla felice intuizione della segreteria nazionale – aggiunge Evangelista – è stata la prima sigla sindacale a creare una sede vicino allo stabilimento con l’idea che i rappresentanti sindacali devono poter operare in prima linea a contatto diretto con i lavoratori, sia per dare supporto sui servizi, sia per creare relazioni di vita vera e umana”.

“Grazie al nostro solido passato possiamo guardare avanti con fiducia per stare al passo con i profondi cambiamenti che stanno interessando il nostro settore; cambiamenti tecnologici ma anche organizzativi che necessitano di essere governati. Bisogna conoscere il cambiamento per essere protagonisti del futuro del lavoro. Una sfida che si può vincere mettendo al centro la formazione del capitale umano, perché investire oggi sulle competenze delle persone vuol dire costruire le basi per il futuro del lavoro per tutti”.

“Fca ha confermato la missione produttiva dello stabilimento di Melfi: si continuerà con la 500X che condivide le linee di montaggio con la Jeep Renegade, modello quest’ultimo che per primo adotterà la soluzione ibrida plug-in in vista dell’arrivo a Melfi del fratello maggiore Compass. Una scelta, questa, che consolida la vocazione tecnologica e internazionale di Melfi come ha sempre auspicato la Fim”, osserva il numero uno della Fim Cisl lucana.

“Certo, dovremo misurarci anche con i problemi che si accompagnano ad ogni fase di transizione. Il contratto di solidarietà significa anche disagi economici e organizzativi; un passaggio necessario per preparare il terreno a un futuro di piena occupazione e tranquillità per migliaia di famiglie che rappresentano un valore importante per l’economia di tanti piccoli paesi della nostra regione”.

Per il segretario della Fim “occorrerà esercitare la massima attenzione anche sulle aziende dell’indotto che devono prepararsi alla nuova sfida produttiva di Fca attraverso una formazione mirata su tecnologia e sicurezza. Da Melfi vogliamo lanciare un messaggio di speranza e di impegno anche per le tante realtà industriali della nostra regione alle prese con problematiche storiche, come Ferrosud, o le tante aziende metalmeccaniche, in alcuni casi vere e proprie realtà di eccellenza, che contribuiscono in modo rilevante al reddito e al lavoro nella nostra regione”.

“L’industria lucana ha le carte in regola per proiettarsi da protagonista nel futuro: ora c’è bisogno che le istituzioni comprendano che una fabbrica nasce e si rigenera se ci sono le condizioni di contesto. Per questo da tempo sollecitiamo un programma di politica industriale per attirare nuovi investimenti e dare un risposta concreta alla fame di lavoro, soprattutto tra i tanti giovani diplomati e laureati. Infrastrutture, trasporti, formazione sono punti fondamentali di una regione che vuole guardare al futuro e al bene comune dei suoi abitanti”, conclude Evangelista.

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