Sicurezza stradale, Bollettino (Cisl Fp): “Assistenti capi-zona della Provincia di Matera costretti a usare auto con oltre 250 mila km”

“Occorre procedere subito alla sostituzione delle auto di servizio degli assistenti capi-zona impegnati nella vigilanza e nel controllo delle strade provinciali perché la situazione è diventata insostenibile. Parliamo di sei lavoratori, su una dotazione organica che ne prevede 21, reperibili h24, che sono chiamati ad intervenire tempestivamente in causa di calamità naturali o incidenti stradali su circa 1.200 km di strade”. È quanto sollecita il segretario generale della Cisl Fp Basilicata Pino Bollettino che richiama le numerose segnalazioni fatte dalla sigla sindacale alla Provincia di Matera, non ultima la nota indirizzata al presidente Piero Marrese e al direttore generale lo scorso 30 novembre: “Purtroppo i risultati ottenuti finora sono stati pari a zero, nulla di nulla è stato fatto”, lamenta il sindacalista secondo cui “la sostituzione delle auto di servizio degli assistenti capi-zona si rende indispensabile per una serie di motivi che diventa opportuno far conoscere all’opinione pubblica”. 

“In primo luogo, le vetture in questione, acquistate nel lontano 2006, hanno da tempo superato come percorrenza i 250 mila chilometri e risultano senz’altro non più idonee e soprattutto non sicure”, spiega Bollettino. “Il perdurante utilizzo di tali vetture, infatti, risulta estremamente pericoloso per i dipendenti provinciali che debbono utilizzarle quotidianamente in numerosi interventi operativi di dichiarata difficoltà a livello di condizioni ambientali, dove ovviamente viene richiesto in tempi brevi la risoluzione di criticità che comportano rischi gravi per gli automobilisti, come nel caso di incidenti stradali. Tutto ciò comporta anche l’assunzione di particolari responsabilità da parte degli assistenti capi-zona in caso di intervento tardivo nel rimuovere i pericoli paventati, finendo potenzialmente col provocare un grave danno all’utenza danneggiata dai ritardi”. 

“Pertanto, alla luce di quanto esposto, l’amministrazione provinciale non può continuare a fare orecchie da mercante. La situazione è diventata inaccettabile e chi determina un tale disservizio deve assumersi tutte le responsabilità del caso, sollevando dalle stesse i dipendenti. Qualora dovesse persistere questo stato dei fatti, senza alcun segnale tangibile di cambiamento, nostro malgrado riterremo necessario portare a conoscenza della situazione il garante dell’ordine pubblico e della sicurezza sul territorio”, conclude il segretario della Cisl Fp.

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