Colucci (Fit Cisl) sulla situazione della municipalizzata Acta

«La municipalizzata Acta Spa del Comune di Potenza continua la sua opera di autodistruzione». Lo dichiara il segretario generale della Fit Cisl Basilicata Sebastiano Colucci. «Non vi è pace per la municipalizzata che si occupa della raccolta rifiuti nella città capoluogo, frutto di una non volontà da parte degli amministratori pro-tempore di dare una nuova luce a quella che doveva essere un fiore all’occhiello. Per fare un mero esempio si emanano concorsi per capi officina ma poi non si prevede il requisito della patente superiore nonostante in piazzale ci siano presenti vari mezzi che richiedono la patente C, salvo ritirare l’avviso dopo una nota della nostra segreteria e conseguenzialmente sanare il vulnus».

Secondo Colucci «si emanano gare per l’assegnazione di alcuni giri di raccolta all’esterno, salvo poi ritirarle in autotutela e indicare a luglio 2023 la ripresentazione del bando che ad oggi non è stato ripubblicato, ma sostituito con interminabili proroghe tecniche che nulla hanno a che vedere con l’apertura la mercato previsto per legge. La città non ha più gli operatori addetti allo spazzamento, circa undici famiglie senza lavoro perché qualcuno non è in grado di preparare una nuova gara per l’assegnazione del servizio, per non parlare del mancato rinnovo dei contratti ai lavoratori che si occupano da anni della raccolta rifiuti, che da oggi saranno disoccupati, fatto questo che sicuramente metterà in crisi la pulizia della città e lo stato sociale di numerose famiglie».

«Infine, non può essere accettabile il comportamento palesemente discriminatorio dell’amministratore unico che non accettando le eccezioni sollevate dalla Fit Cisl, platealmente comunica di non voler avere nessun dialogo con la nostra organizzazione, fatto che però non ci preoccupa considerato che siamo abituati a dialogare solamente con chi il settore lo conosce e non naviga a vista e che i nostri rapporti situazionali li porteremo avanti con la proprietà Comune di Potenza, non partecipando a nessun inutile e inconcludente riunione con l’amministratore Acta», conclude il segretario della Fit.

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