Cgil Cisl Uil di Basilicata e Calabria si schierano a difesa della centrale del Mercure

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Sulla vicenda della centrale del Mercure – al centro nei giorni scorsi di una forte presa di posizione dei sindacati di categoria – intervengono le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil di Basilicata e Calabria che, in una nota congiunta, chiedono ai presidenti delle due Regioni, Marcello Pittella e Giuseppe Scopelliti, la convocazione di un incontro urgente “al fine di valutare e attivare ogni opportuna iniziativa per scongiurare la chiusura della centrale e le gravi conseguenze per l’economia e l’occupazione dell’area”. Intanto, venerdì prossimo, 10 gennaio, alle 11, a Laino Borgo, si terrà una nuova riunione del comitato bilaterale tra Enel e sindacati per fare il punto della situazione alla luce della sentenza del Tar calabrese che ha accolto il ricorso dei Comuni di Viggianello e Rotonda, del Forum Ambientalista e del Movimento Rossoverde disponendo la chiusura della centrale; chiusura poi sospesa dal Consiglio di Stato che si pronuncerà nel merito entro il 21 gennaio.

2012-06-14 10.20.45Per i segretari confederali lucani Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro “la centrale del Mercure è una chance di sviluppo e occupazione importante, per di più in realtà come quelle meridionali dove ogni posto di lavoro che si difende o, come nel caso specifico, si aggiunge, deve essere al centro dell’impegno di tutti. Le ragioni delle comunità locali vanno ascoltate tutte, comprese quelle di quanti considerano la centrale del Mercure un’opportunità per lo sviluppo di un’area fortemente depressa. Così come va fino in fondo chiesto il massimo di ritorno possibile all’Enel in termini non solo di compensazioni economiche, ma soprattutto in termini di tutela della salute e dell’ambiente e di valorizzazione di indotti locali, di specifici progetti per il Parco, volto a salvaguardare una dimensione plurima delle vocazioni economiche locali”.

“Il confronto stesso che si è tenuto in questi mesi al Ministero dello Sviluppo Economico, con i sindaci, il Governo, il Parco, le Regioni è andato in questa direzione e siamo giunti ora al momento in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. In sede di confronto sia sindacale che con il Governo stiamo lavorando per realizzare le massime garanzie su salute e sicurezza dei lavoratori, tutela ambientale e ricadute economiche e occupazionali per il territorio e riteniamo che si possa definire subito un accordo che vada nella direzione di uno sviluppo compatibile e che assicuri adeguate risposte al territorio in termini di occupazione e attività produttive. Il nostro auspicio è che anche la decisione di merito del Consiglio di Stato vada nella direzione da noi auspicata. Se così non fosse – concludono i tre dirigenti sindacali – si condannerebbe il Mercure ad un triste declino”.

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