Nuovo modello di welfare per affrontare declino demografico

Sempre di meno e sempre più anziani. Questa la fotografia della società lucana che emerge dal rapporto commissionato dalla Fnp Cisl e dall’Anteas sulla condizione degli anziani in Basilicata. La ricerca sarà presentata domani, 4 aprile, a partire alle 9:30, nell’auditorium del Seminario Maggiore, in Viale Marconi 104, a Potenza. Interverranno: Vincenzo Zuardi, segretario generale della Fnp Cisl Basilicata; Rocco Libutti, coordinatore del progetto di ricerca; Lucio Caprio, vice presidente nazionale dell’Anteas Cisl; l’On. Salvatore Adduce, presidente dell’Anci Basilicata; Enrico Gambardella, segretario generale della Cisl Basilicata. I lavori saranno coordinati dal presidente dell’Anteas Basilicata, Nicola Pica. Le conclusioni saranno affidate a Loreno Coli, segretario generale aggiunto della Fnp Cisl nazionale.

In circa 100 pagine la ricerca scandaglia la condizione della popolazione anziana della regione e mette in luce anche i profondi cambiamenti demografici che fanno della Basilicata una delle regioni d’Italia più esposte ai fenomeni di invecchiamento e spopolamento. A preoccupare è soprattutto il declino demografico e i suoi risvolti preoccupanti sulla sostenibilità economica di lungo periodo del sistema previdenziale e sociale. Nell’ultimo decennio – si legge nelle anticipazioni del rapporto – la Basilicata ha perso 15.367 residenti, pari al 2,6 per cento. A questo si aggiunge il fatto che mentre la popolazione nella classe d’età 0-14 anni è passata dal 14,2 per cento del totale al 12,3 per cento, gli over 65 sono passati dal 20,1 per cento del 2007 al 22,3 per cento del 2017.

Meno giovani, dunque, e più anziani, tant’è che nello stesso periodo l’età media della popolazione in Basilicata è aumentata di 3 anni passando da 42,3 anni a 45,3 anni, superando in maniera sensibile la media italiana che nel 2017 ha toccato i 44,9 anni, con aumento di 2 anni rispetto al 2007. Quanto agli scenari futuri, dalla ricerca emerge che nei prossimi dieci anni il peso specifico della popolazione anziana aumenterà di altri quattro punti percentuali a fronte di un ulteriore calo di 1,6 punti della popolazione under 14. Numeri che, secondo il sindacato, impongono un radicale ripensamento delle politiche sanitarie e socio-assistenziali passando da un welfare a dominanza istituzionale a un modello a dominanza sociale con una valorizzazione delle relazioni comunitarie e del terzo settore e un ruolo sempre più attivo delle persone anziane nella società lucana.

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