Grazie alla contrattazione aziendale ferie e permessi diventano «solidali»

È stato sottoscritto nei giorni scorsi a Potenza dai sindacati regionali Fisascat Cisl, Cgil Fp e Uiltucs e dalla cooperativa sociale «Il Sicomoro» di Matera un innovativo accordo che istituisce un fondo per la donazione di ferie e permessi tra i lavoratori, sul modello della banca delle ore. Lo rende noto la segretaria della Fisascat Cisl Basilicata Emanuela Sardone specificando che «la volontà di tutte le parti di istituire questo fondo rappresenta un atto tangibile di solidarietà e di attenzione verso il lavoratore più bisognoso. Non una dichiarazione di intenti, dunque, ma la concreta attuazione dei principi di condivisione, partecipazione e sostegno reciproco, elementi fondamentali della vita lavorativa e sociale». Ma come funziona questo fondo delle ferie e dei permessi solidali?

Emanuela Sardone

La cessione delle ferie cosiddette solidali è un istituto previsto dalla legge che consente ai lavoratori di cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie maturati ai loro colleghi al fine di consentire a questi ultimi di assistere i figli minori che, per particolari condizioni di salute, necessitano di cure costanti. Muovendo dalla consapevolezza che «la solidarietà collettiva tra dipendenti della stessa azienda sia un valore aggiunto che consente di accrescere il senso di appartenenza e di rafforzare i rapporti di colleganza, migliorando il clima aziendale», le parti firmatarie hanno concordato di istituire, in via sperimentale, un apposito «fondo delle ferie solidali» con decorrenza dal 1° gennaio 2023 e fino a tutto l’anno in corso. Al fondo potranno accedere, oltre ai casi previsti dalla normativa vigente, anche i lavoratori dipendenti affetti da patologie gravi che abbiano già fruito di tutte le giornate di ferie e permessi.

Nell’accordo si specifica che «i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato potranno destinare al fondo, in modo volontario e a titolo gratuito giorni di ferie e/o permessi, fermo restando la fruizione irrinunciabile di quattro settimane di ferie annuali», mentre i lavoratori beneficiari potranno ottenere fino ad un massimo di 60 giorni di ferie e permessi solidali, incrementabili nel caso in cui il monte ore richiesto fosse inferiore alle ore disponibili. L’accordo prevede anche un contributo aggiuntivo da parte dell’azienda pari al 5 per cento delle donazioni effettuate dai lavoratori dipendenti al fondo. Entro il mese di novembre 2023 le parti si incontreranno per verificare l’andamento della fase sperimentale e individuare le modalità per rendere strutturale il ricorso all’istituto delle ferie solidali.

Foto di copertina di Yan Krukau

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