Ex mobilità, Macchia: “Dossier prioritario per prossima giunta regionale”

Gennarino Macchia

Sono 683 le istanze presentate dai lavoratori fuoriusciti dalle platee della mobilità ordinaria e in deroga per l’inserimento in attività idraulico-forestali così come disciplinato dal bando regionale scaduto lo scorso 1° aprile. Lo rende noto il segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, aggiungendo che “la graduatoria di merito degli ammessi e l’elenco degli esclusi saranno pubblicati, entro 60 giorni dal termine ultimo di presentazione delle istanze, quindi entro il 31 maggio, sul bollettino ufficiale e sul sito della Regione Basilicata. Nel bando si precisa che il termine innanzi richiamato – precisa il sindacalista della Cisl – è indicativo e non vincolante atteso che per la formulazione delle graduatorie potrebbe essere necessario un tempo maggiore dipendente dalle verifiche poste in essere presso altre pubbliche amministrazioni per il controllo delle auto-dichiarazioni rese”.

“Inoltre, si potrebbero verificare dei ricorsi da parte di eventuali esclusi con un’ulteriore dilazione dei tempi per avviare la fase attuativa. Infine, l’elenco dei soggetti utilmente collocati nella graduatoria di merito degli ammessi – continua Macchia – sarà trasmesso al Consorzio di bonifica della Basilicata, individuato quale soggetto gestore delle attività idraulico-forestali finalizzate alla tutela del patrimonio forestale pubblico, al contenimento del rischio idrogeologico e alla messa in sicurezza dei territori. Il Consorzio provvederà ad elaborare un apposito progetto per l’inserimento dei lavoratori interessati nelle attività idraulico-forestali”.

“Visto che le attività finanziate con il suddetto avviso hanno una durata di 102 giornate Cau da espletarsi nel corso del 2019 con l’applicazione del contratto collettivo nazionale degli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria – avverte il segretario aggiunto della Cisl – siamo fortemente preoccupati che un processo alquanto complesso non si possa realizzare nei tempi necessari a garantire a tutti i soggetti coinvolti i benefici previsti. Per questo motivo tra i dossier prioritari che la nuova giunta dovrà affrontare questo ha la priorità per garantire a diverse centinaia di famiglie lucane un sostegno minimo e per non disperdere gli aspetti positivi di un’esperienza che ha visto gli organismi regionali e le organizzazioni sindacali lucane costruttori di un percorso di politica attiva del lavoro che ha cercato di dare un minimo di dignità ai fuoriusciti dai processi produttivi”, conclude il sindacalista della Cisl.

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