Domani 6 aprile consiglio generale della Fim Cisl con la segretaria nazionale Giovanna Petrasso

La previdenza complementare sarà uno dei temi al centro della riunione del consiglio generale della Fim Cisl Basilicata che si terrà domani, giovedì 6 aprile, a partire dalle 10, nella sede del sindacato a San Nicola di Melfi, con la presenza della segretaria nazionale Giovanna Petrasso, del segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e del responsabile finanza del Fondo Cometa, il fondo previdenziale dei metalmeccanici, Libero Giunta. I lavori saranno introdotti dal segretario generale Gerardo Evangelista. «L’obiettivo di questa giornata – spiega Evangelista – è fare una panoramica sui fondi sanitari e previdenziali per i lavoratori metalmeccanici con un focus specifico sulla previdenza complementare, un modo per confrontarsi su una leva fondamentale per la tutela del risparmio dei lavoratori e per discutere degli scenari possibili in un mondo che cambia rapidamente».

Il Fondo Cometa, con circa 460 mila aderenti e più di 13 miliardi di euro gestiti, è il fondo di previdenza complementare più grande del paese e con una notevole prospettiva di espansione se è vero che il bacino potenziale, stando ai dati della Commissione di vigilanza sui fondi pensione, è di circa un milione di lavoratori e lavoratrici del settore. «Il 2022 si è caratterizzato per il ritorno dell’inflazione che non solo ha ridotto il potere d’acquisto dei salari dei lavoratori metalmeccanici, ma è stata una prova nuova per la gestione dei fondi pensioni complementare», spiega la segretaria della Fim Petrasso evidenziando che «dalla loro costituzione i fondi hanno sempre avuto rendimenti superiori alla rivalutazione del Tfr disciplinato dal codice civile».

«In 25 anni di gestione – continua Petrasso – i fondi hanno affrontato numerose crisi economiche, ma solo nel 2022 si sono confrontati con un’inflazione a doppia cifra, mentre il Tfr lasciato in azienda è stato rivalutato dell’8,9%. In un contesto nuovo, in cui mercati finanziari sono molto instabili e il debito sovrano registra tassi di interesse negativi, la previdenza complementare continua ad essere la migliore tutela per il futuro dei lavoratori soprattutto dei più giovani. I fondi hanno nuove sfide da affrontare per garantire rendimenti positivi, ma al contempo i lavoratori devono acquisire maggiore consapevolezza. Il proprio potere d’acquisto anche da pensionati si tutela più e meglio se iscritti per tempo alla previdenza complementare e gestendo le risorse demandate ai fondi, ovvero Tfr e quote a carico delle aziende, consapevoli e informati», conclude la segretaria nazionale della Fim.

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