Covid-19, Gambardella: “Forze dell’ordine abbandonate a sé stesse”

Sono in prima linea ma si sentono completamente abbandonati. C’è insoddisfazione tra le forze dell’ordine e gli operatori del soccorso pubblico per le mancate risposte della giunta regionale alla richiesta di effettuare una campagna di screening per accertare la negatività al virus SARS-CoV-2 di chi quotidianamente opera sulle strade e a stretto contatto con i cittadini. Sulla vicenda interviene il segretario generale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che in queste ore sta interloquendo con lo staff del presidente Bardi per trovare una soluzione.

“Stiamo parlando di lavoratori – spiega il segretario della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella – che, come gli operatori sanitari, lavorano sulla linea del fronte in questa battaglia quotidiana contro il coronavirus. A loro lo Stato ha delegato il controllo capillare del territorio e l’attuazione delle disposizioni di contenimento sanitario, attività che si aggiunge alla ordinaria attività di ordine pubblico. Tuttavia – lamenta il segretario della Cisl – questi lavoratori possono contare su una disponibilità insufficiente di dispositivi di protezione individuale pur operando in una situazione conclamata di forte rischio, a contatto con migliaia di persone ogni giorno”.

“Per questo stiamo sollecitando il governatore Bardi, anche sulla scorta del suo passato professionale, ad assumere adeguati provvedimenti a tutela della salute e della sicurezza delle forze dell’ordine e del personale del soccorso pubblico. Non è tollerabile non dare risposte a chi con spirito di abnegazione lavora per il bene comune. Da un generale della Guardia di Finanza ci saremmo aspettati ben altra attenzione sul tema. Altre Regioni si stanno muovendo nella direzione da noi auspicata: la Regione Lazio, ad esempio, ha promosso una specifica indagine epidemiologica sugli operatori della sicurezza e del soccorso basata su test sierologici. È un modello di sorveglianza attiva e preventiva – osserva Gambardella – che non sarebbe difficile da implementare in una regione piccola come la Basilicata e che dovrebbe coinvolgere, oltre al personale della sicurezza e del soccorso, anche i lavoratori che operano nel sistema socio-sanitario”.

“L’appello che rivolgo al presidente Bardi è ad esercitare il buon senso e il massimo di razionalità nell’affrontare un’emergenza epidemiologica che sta mettendo a dura prova il nostro sistema sanitario e la nostra capacità di reazione, anche per effetto di scelte poco lungimiranti adottate in passato. Oggi prendersi cura di chi opera per la sicurezza dei cittadini – conclude il segretario della Cisl – significa prendersi cura dell’intera comunità regionale”.

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