Il 1° ottobre alle 9:30 assemblea a Malvaccaro sul piano del lavoro

imageUltim’ora: L’assemblea generale indetta da Cgil Cisl Uil sul piano del lavoro si terrà al centro sociale di Malvaccaro, a Potenza, mercoledì 1° ottobre con inizio alle 9:30.

“Oggi in Basilicata ci sono 30 mila famiglie che vivono sotto lo soglia di povertà assoluta e ci sono migliaia di giovani e di donne che, anche se altamente scolarizzati/e, non hanno un lavoro. Ci sono oltre 36 mila giovani (e non solo) in cerca attiva di occupazione; ci sono poco più 23 mila precari (co.co.pro, co.co.co, associati in partecipazione, partite iva mono committenti) che guadagnano una miseria; ci sono gli attuali beneficiari del programma Copes (oltre 7 mila famiglie furono inserite in graduatoria) a cui, non per colpa loro, non sono stati offerti programmi di formazione e inclusione; vi sono quasi tre mila ex lavoratori che da molti anni vivono nel limbo della mobilità in deroga e che oggi, con la retroattività del c.d. “Decreto Poletti” contro cui il sindacato ha lottato e lotta, sono fuori da ogni platea; vi sono migliaia pensionati al minimo che non raggiungono i 500 euro”. Così inizia il documento unitario varato oggi dalle Segreterie Regionali di CGIL-CISL-UIL di Basilicata che chiamano i propri iscritti e simpatizzanti alla mobilitazione.

“Chiediamo politiche, strumenti, risorse per mettere in campo una strategia composita ed articolata che sia una risposta concreta e fattibile ai bisogni di queste persone; partendo dai giovani, dalle donne, dai soggetti più svantaggiati. Si chiedono politiche che tendano a salvaguardare le famiglie lucane e, con esse, il tessuto sociale ed economico dell’intera regione Basilicata. Chiediamo l’attuazione del Piano del Lavoro e della Coesione Sociale e chiediamo alla Regione di aprire subito un tavolo permanente contro la crisi, rivendicando per prima cosa il rispetto dell’accordo siglato il 14 luglio 2014 con cui la la Regione si è impegnata a garantire una continuità di reddito a chi e’ stato colpito dalla tagliola del Decreto Poletti”.

“Chiediamo inoltre – continuano Genovesi, Falotico e Vaccaro:

1) che la Regione da subito finanzi adeguatamente un reddito finalizzato all’ inserimento e/o reinserimento legato a prestazioni di utilità sociale, a momenti di reale formazione spendibile sul mercato, a progetti di solidarietà, di partecipazione, protezione sociale e familiare. Un “patto contro l’esclusione” da finanziare, con risorse nazionali, locali, comunitarie anche modificando la legge nazionale sul bonus carburante, per liberare risorse da riutilizzare in programmi di sostegno sociale;
2) che si metta in campo una tastiera di strumenti che preveda attivazione reale di tirocini retribuiti per i giovani lucani, una politica di incentivi per le assunzioni più mirata e più selettiva per platee (meccanismi premianti lavoratori in mobilità, vicini alla pensione, donne che rientrano nel mercato del lavoro, ecc.), chiamando le imprese lucane a dare il proprio contributo e a fare la propria parte per il bene della Basilicata;
3) una nuova “Marcora” per le cooperative sociali e miste, dopo la recente modifica alla legge regionale sulla distinzione tra cooperative di tipo A e di tipo B, con incentivi specifici e un allargamento dei contratti di servizio subordinati all’assunzione dei soggetti svantaggiati a partire dai disoccupati di lunga durata. Occorre fare del potenziamento del welfare, dei servizi socio assistenziali, della cura delle persone, dei minori e degli anziani, settori strutturati e di qualità in grado di creare occupazione aggiuntiva. Su questo tanto Regione, Comuni e Provincie quanto il mondo cooperativo e del privato sociale devono fare la propria parte;
4) l’attivazione, con il coordinamento della Regione, di progetti e strumenti operativi, con agenzie e tecnostrutture, dedicati al settore delle infrastrutture, dell’agroindustria, della produzione di energie rinnovabili, del turismo culturale e giovanile, della valorizzazione del territorio, per la lotta al dissesto idrogeologico e per la mitigazione del rischio sismico e per la valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale della Basilicata. Chiediamo inoltre alcuni interventi già nell’immediato, per esempio, imponendo che almeno l’80% delle assunzioni di Eni, Total, delle imprese che costruiscono Tempa Rossa, delle imprese dell’indotto avvengano tra i disoccupati lucani, anche previa specifica formazione. Su questo anche il settore pubblico deve fare la propria parte, creando occasioni di lavoro diretto e offrendo occasioni reali e concrete a partire dai soggetti economicamente più in difficoltà e che, prossimi alla pensione, sono stati poi “truffati” dall’ingiusta riforma delle pensioni targata Fornero”.

“A sostegno di queste rivendicazioni, per l’attuazione del Piano del Lavoro e della Coesione Sociale, le Segreterie di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata chiedono a tutti i lavoratori, disoccupati, pensionati di sostenere tali proposte con volantinaggi, assemblee, iniziative in tutti i comuni della regione a partire dal giorno 24 settembre, in vista dell’assemblea generale che si terrà al centro sociale Malvaccaro, a Potenza, mercoledì 1° ottobre”.

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