Acquedotto Lucano, per la Femca Cisl prematuro parlare di newco: «Si affrontino i problemi reali dei lavoratori»

La Femca Cisl Basilicata interviene sulla questione della cosiddetta newco che dovrebbe affiancare Acquedotto Lucano. In attesa di conoscere il piano di fattibilità della nuova società che dovrebbe arrivare entro aprile, la segreteria regionale e la Rsu esprimono perplessità sul progetto: «Pensare e lasciar credere alle lavoratrici e ai lavoratori che la creazione della newco, più o meno prossima, sia la soluzione alle problematiche di Acquedotto Lucano, lascia intendere che siamo ancora lontani dall’analisi concreta delle problematiche dell’azienda». Per questo, secondo la Femca, «continuare a richiedere con urgenza la convocazione di un incontro prima di quella data è una questione prettamente politica». Altre sono le priorità secondo la federazione cislina che segnala «molte criticità già segnalate in passato che continuano a permanere e a crescere, segno di una mancata attenzione dell’azienda ai problemi segnalati dai lavoratori e dai loro rappresentanti».

La Femca Cisl denuncia in proposito «un nuovo valzer di spostamenti e dislocazione di personale tra i vari uffici a testimonianza della miopia, notoriamente non regressiva, rispetto alle questioni urgenti che l’azienda vive in questo momento storico. Non è di competenza strettamente sindacale la scelta di continuare nella old Acquedotto Lucano o di seguire la nascita della newco», tuttavia il sindacato palesa «il ragionevole dubbio di una prosecuzione del modus operandi di Acquedotto Lucano anche e ancor di più nell’embrionale newco». Di qui la necessità, secondo la Femca Cisl, di affrontare le problematiche che riguardano i dipendenti di Acquedotto Lucano «con l’auspicio di una rivalutazione del contesto lavorativo di tutti i lavoratori», a partire dalla valutazione delle relazioni stilate dai vari dirigenti «riguardanti i giusti inquadramenti, ma di cui ad oggi non si ha traccia».

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