Salute, Falotico: “Positiva decisione Crob su liste di attesa”

heart-66888_1280Il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, saluta positivamente la notizia diffusa dalla direzione del Crob di Rionero circa la possibilità di effettuare la risonanza magnetica nuclerare anche di domenica. “È ciò che come sindacato abbiamo sempre auspicato per venire in contro alle esigenze di prevenzione dei cittadini e per ridurre le liste di attesa, soprattutto in campo oncologico dove la diagnosi precoce si conferma la più potente arma di contrasto. Si tratta di una decisione che è in linea con l’accordo siglato da Regione e sindacati confederali prima di Natale sulla riduzione delle liste di attesa per le prestazioni specialistiche attraverso il prolungamento dell’orario di apertura degli ambulatori e comunque con un impegno su base volontaria degli addetti”.

S1070047“Il piano concordato con la giunta regionale – ricorda Falotico – prevede interventi sia sul piano organizzativo, con l’estensione degli orari di apertura degli ambulatori, sia sul piano del potenziamento tecnologico e strutturale del sistema sanitario regionale, con un investimento complessivo che ammonta ad oltre 15 milioni di euro. Il nostro auspicio – continua il segretario della Cisl – è che anche altre strutture sanitarie regionali prendano esempio dal Crob per abbattere le liste di attesa e rendere perciò effettivo il diritto alla salute e alla prevenzione dei cittadini lucani”.

Per il segretario della Cisl lucana “rispondere male e tardi al bisogno di salute dei cittadini, disincentivando di fatto la prevenzione e la diagnosi precoce, oltre ad inficiare un diritto sociale sancito dalla Costituzione, rappresenta un fallimento del servizio pubblico e costituisce un pesante aggravio sul bilancio della sanità in termini di maggiori oneri per la cura e l’ospedalizzazione di patologie che potrebbero essere trattate precocemente. Il nostro impegno al tavolo permanente di monitoraggio – conclude Falotico – sarà in direzione di una concreta attuazione dell’accordo nel più alto numero possibile di strutture sanitarie”.

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