Macroregione adriatico-ionica, si parte

Il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, accoglie favorevolmente il via libera dato nei giorni scorsi dal comitato delle regioni europee alla macroregione adriatico-ionica che, secondo le previsioni, dovrebbe essere operativa dal 1 gennaio 2015. “La Cisl sostiene da tempo l’urgenza di adottare una visione interregionale dello sviluppo che vada oltre i tradizionali confini culturali e amministrativi del nostro regionalismo. La macroregione europea adriatico-ionica va proprio in questa direzione. Si tratta di un approccio innovativo nella stessa governance comunitaria, finora dominata dal centralismo di Bruxelles, che restituisce al protagonismo e alla cooperazione dei territori ampi spazi di sovranità su temi cruciali per lo sviluppo come infrastrutture e trasporti, grandi investimenti industriali, energia e reti di comunicazione digitale; ambiti che non hanno per loro stessa natura confini e che vanno quindi necessariamente affrontante in una visione globale”.

nino-falotico-3-cisl“La macroregione adriatico-ionica si inserisce dunque a pieno titolo nel novero dei grandi progetti di cooperazione territoriale tra Stati e Regioni, come le Strategie del Baltico e del Danubio, avviate nel corso dell’ultimo decennio quale strumento innovativo per le politiche di coesione e cooperazione territoriale al fine del conseguimento di obiettivi comuni di sviluppo. La macroregione – che coinvolge 7 paesi e 10 regioni italiane tra cui la Basilicata – è un’opportunità che la nostra regione e più in generale per il Mezzogiorno devono saper cogliere, segnatamente su due dei quattro fondamentali pilastri della strategia macroregionale europea: migliorare le infrastrutture di trasporto dentro la regione e tra le regioni, puntando sul potenziamento delle reti esistenti e sulla intermodalità; incrementare la capacità di attrazione degli investimenti, con particolare attenzione alla valorizzazione turistica dei siti culturali e dei prodotti locali dentro una strategia di marketing che tenga conto anche della sostenibilità ambientale delle attività produttive”.

“La macroregione adriatico-ionica sarà dunque un fondamentale banco di prova per testare la nostra capacità di stare in Europa e di starci da protagonisti di un nuovo modello di governance interregionale. La complessità delle sfide che ci impone questa epoca ha bisogno di una nuova visione e di nuovi strumenti. Dentro questa cornice il sindacato la Cisl intende svolgere un ruolo di primo piano per dare un’anima sociale al sogno europeo”.

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