Lunedì a Lagopesole consiglio generale della Cisl con il segretario nazionale Giorgio Graziani

Lunedì, 11 novembre, alle 9:30, nel castello di Lagopesole, si riunirà il consiglio generale della Cisl Basilicata alla presenza del segretario nazionale Giorgio Graziani. Tra i punti all’ordine del giorno del parlamentino cislino, il bilancio delle attività condotte nel 2019 e gli obiettivi per il nuovo anno, a partire dal rilancio del confronto con la giunta regionale sul manifesto di Cgil Cisl Uil. “La vicenda del petrolio – commenta il segretario generale Enrico Gambardella – è la cartina di tornasole di una politica che pretende di essere autosufficiente e sovrana ma che davanti a problemi di portata globale non riesce a governare. Per questo continuiamo a sollecitare l’apertura di un confronto vero con la giunta regionale per rilanciare la crescita e l’occupazione e mettere la Basilicata al centro di un disegno strategico nazionale”.

Giorgio Graziani

Nel corso del consiglio generale si terrà inoltre l’elezione di un nuovo componente della segreteria regionale e sarà presentato il “Progetto Accoglienza e Prossimità”, un piano che punta al rafforzamento della presenza territoriale della Cisl, in particolare nelle aree più interne e marginali. “Oggi il sindacato – spiega Gambardella – è chiamato a fare anche un lavoro di segretariato sociale in quelle realtà dove si registra un progressivo arretramento dello Stato e un conseguente impoverimento della rete dei servizi pubblici, come la scuola, la sanità, l’assistenza sociale”.

Enrico Gambardella

“Per comprendere la dimensione del problema basti pensare che la Basilicata detiene il record a livello nazionale dei Comuni classificati come aree interne: 9 su 10. La sfida allora è frenare il processo di desertificazione sociale delle aree interne. Con il rafforzamento quantitativo e qualitativo della nostra presenza nelle aree più marginali della regione e attraverso la leva della contrattazione sociale – conclude il segretario della Cisl – vogliamo garantire una reale parità di diritti sociali tra il centro e le tante periferie della società lucana”.

(l.can.)

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