Cisl Fp, lettera aperta a Bardi sui ritardi nella gestione del personale

In una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, la Cisl Fp sollecita che “si concluda l’iter per l’assegnazione delle posizioni organizzative senza riaperture dei termini nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini per il miglior funzionamento dei servizi; si aggiorni il piano triennale di fabbisogno del personale per aumentare i posti per le stabilizzazioni e le progressioni verticali; si approvino norme di garanzia e tutela dei lavoratori dell’ALSIA; si liquidi la produttività 2019 e si avviino le progressioni 2020; si incrementi il lavoro agile e venga aumentato il Fondo attraverso le economie di gestione di cui si avvantaggia la Regione attraverso il lavoro agile.

Poiché sono tante le questioni irrisolte e c’è tanto da fare ma lo si può fare congiuntamente, la CISL, sindacato maggiormente rappresentativo e che opera senza pregiudizio alcuno, nei confronti degli Amministratori di qualunque colore politico, non predilige affatto attacchi strumentali e pregiudiziali, ma pone questioni di merito per valorizzare le risorse umane e migliorare i servizi da rendere ai cittadini lucani. 

Fieri della nostra autonomia,  partiamo, dunque, col denunciare che In Regione si stanno consumando ritardi inaccettabili nella gestione del personale a cominciare dall’assegnazione delle posizioni organizzative, il cui iter per la riassegnazione ha avuto inizio a maggio 2019 con la DGR n.272 del 17 maggio 2019, sono poi seguite le delibere di Giunta n.808 e n.825 di novembre 2020, ed ora addirittura si propone una nuova sospensione, con paventate riaperture di termini che darebbero vantaggio ad alcuni danneggiandone molti, che sono in attesa da anni di poter concorrere avendone i requisiti già dal 2019 e non come alcuni, da pochi mesi.

A ciò si aggiunge che a fronte di una crescente carenza di personale, è inaccettabile che la stabilizzazione dei precari sia ancora in alto mare, mentre, come la CISL ha sempre rivendicato, si poteva concludere nel 2019 ed oggi si potevano già aumentare le ore, se solo si fosse operato attraverso una celere verifica dei requisiti e prove più semplificate, avendo i lavoratori già dimostrato per anni, sul campo, il loro valore professionale.

Le stesse progressioni verticali vanno concluse quanto prima a favore di tutti coloro che da anni svolgono mansioni superiori, anche in virtù del fatto che possiedono titoli culturali superiori rispetto alla categoria di inquadramento.

Anche per queste ragioni, la CISL chiede ancora una volta che venga aggiornato il piano triennale di fabbisogno per poter aumentare i posti da destinare alle stabilizzazioni ed alle progressioni verticali, con una percentuale del trenta per cento.

 Si concluda, infine l’iter per la produttività 2019 e si avviino le progressioni del 2020, senza attendere necessariamente la nomina del nuovo OIV, potendo in tal modo dare pieno valore alle schede individuali di valutazione da parte dei Dirigenti, validate all’interno del CICO, così da garantire il pieno rispetto delle norme contrattuali”. 

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