Artigianato, Cisl: “Il sistema bilaterale ha superato la prova Covid-19”

Il sistema bilaterale nel settore artigiano ha superato la prova dell’emergenza Covid-19 offrendo in modo tempestivo misure di sostegno al reddito ai lavoratori delle imprese artigiane. Lo sostiene uno studio della Cisl Basilicata che prende a riferimento i dati forniti a livello nazionale dal Fondo di solidarietà bilaterale dell’artigianato (Fsba). In Basilicata sono state 1.275 le domande presentate al fondo dalle aziende artigiane, in gran parte piccole e medie imprese, e circa 3.400 i lavoratori lucani beneficiari degli ammortizzatori sociali bilaterali: circa 2 mila nel potentino, il resto nel materano. Il settore maggiormente coinvolto, con oltre un migliaio di lavoratori interessati, è quello meccanico (396 domande e 1.089 lavoratori), seguito dall’edilizia e dall’impiantistica (207 domande e 581 lavoratori) e dal settore alimentare (157 domande e 515 lavoratori). Insieme, questi settori, assorbono circa i 2/3 delle prestazioni erogate dal fondo.

«È da evidenziare che, in linea di massima, le prestazioni del fondo bilaterale artigiano sono state erogate in tempi più brevi rispetto ad altri ammortizzatori», spiega il segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Gennarino Macchia, curatore del report, aggiungendo che «in questa fase di emergenza sanitaria ed economica la bilateralità artigiana ha dimostrato di essere in grado di dare risposte significative ai lavoratori del comparto. Il sistema della bilateralità rappresenta un’esperienza positiva nelle relazioni sindacali del nostro paese, in grado di offrire varie forme di protezione: ammortizzatori sociali, previdenza complementare, assistenza sanitaria integrativa. Si tratta di una pratica particolarmente sviluppata in alcuni settori come l’edilizia, il commercio e il turismo, l’agricoltura e in comparti come l’artigianato».

Gennarino Macchia

Per Macchia «è necessario che il patrimonio della bilateralità artigiana venga valorizzato anche dalla Regione Basilicata, come avviene in altre regioni, per sviluppare politiche di sostegno economico alle imprese e in tema di formazione e sicurezza, partendo dalla consapevolezza che la piccola azienda artigiana estesa sul nostro territorio è un connettore di risorse economiche diffuse un presidio di sostenibilità sociale nelle nostre comunità, soprattutto quelle più interne. Il governo nazionale ha avuto la lungimiranza di utilizzare in maniera virtuosa il sistema bilaterale del comparto per assistere i lavoratori e le aziende. Ci auguriamo che tale strada venga intrapresa anche nel nostro territorio. Tutti gli attori lucani, datoriali e sindacali, si stanno adoperando in maniera costruttiva per consentire un riavvio più rapido e sicuro delle attività artigiane. La sfida è costruire insieme alle istituzioni locali misure ancora più incisive e adottare politiche di sviluppo economico di tipo inclusivo e condiviso».

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